9 marketplace per vendere illustrazioni online, testati per te

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Se sei alla ricerca di piattaforme per vendere illustrazioni online ho una buona notizia: ce ne sono tantissime e adatte a ogni forma d’arte con cui ti esprimi. Alcune sono meteore, altre sono online da anni e continuano a garantire entrate passive con risultati costanti. Questo articolo è una breve guida per orientarti nella scelta delle piattaforme, per valutare opportunità, costi e svantaggi di ognuna.

I migliori siti per vendere disegni online

Negli ultimi anni ho testato decine di marketplace per artisti e ne ho valutato i pro e i contro. Ho esaminato la facilità di utilizzo, i costi da affrontare e le opportunità di vendita che ognuno offre. Alcuni li ho promossi, altri ho capito che non erano adatti alla mia nicchia.

Qui ti riporto i siti degni di nota – in ordine alfabetico – da vagliare anche in base alla tipologia di opere che deciderai di mettere in vendita.

1. Canva

Ti stupirà leggerlo tra i marketplace consigliati, eppure sì, Canva offre la possibilità di ricevere royalty sulla vendita delle tue opere. Da alcuni anni la piattaforma ha lanciato il programma Creators Canva dedicato a chi si occupa di graphic design, fotografia e illustrazione.

L’adesione richiede una candidatura tramite portfolio e un processo di selezione. Se va a buon fine, potrai guadagnare dai download dei tuoi progetti (foto, icone, disegni) e ottenere un’entrata passiva. Canva è l’ideale per illustratori che hanno anche competenze in graphic design.

2. Creative Market

Creative Market è la piattaforma più popolare per gli artisti che desiderano vendere la propria arte online ed è considerata un punto di riferimento per i designer alla ricerca di risorse di alta qualità.

Ciò che la rende davvero utile è il suo motore di ricerca interno: grazie ai metadati e alla ricerca tramite parole chiave, permette agli utenti di trovare esattamente ciò di cui hanno bisogno e agli artisti di esporre i propri prodotti in modo efficace. Altro vantaggio è l’assenza di costi di pubblicazione: sono previste solo commissioni sulle vendite.

Proprio per il grande numero di creator ospitati, Creative Market ha introdotto una selezione più rigorosa degli artisti: come in Canva, è richiesto un portfolio per accedere a una selezione, prima di poter vendere i propri disegni.
Nonostante questa barriera all’ingresso, Creative Market rimane un’opportunità preziosa per gli artisti di monetizzare la loro arte e raggiungere una vasta audience online.

3. Etsy

Tra i più popolari marketplace per artisti di ogni genere, si focalizza su prodotti artigianali unici e personalizzati, anche digitali. A differenza di Canva e Creative Market qui il prodotto fisico trova maggiore spazio: Etsy, dunque, è la piattaforma che fa per te se vendi prodotti digitali, ma porti la tua arte anche nel mondo fisico, con oggetti artigianali creativi e originali. L’unico vero svantaggio sono i costi: oltre alle commissioni sulle vendite, Etsy prevede anche tariffe di inserzione. Lascio a te valutare la sua sostenibilità nel tuo Business plan.

4. Gumroad

I punti forti di Gumroad sono la sua facilità d’uso e la possibilità di personalizzare l’aspetto del proprio negozio digitale. Puoi caricare le tue illustrazioni, stabilire un prezzo e condividere il tuo negozio tramite link o widget integrati.

Rispetto ad altre piattaforme per artisti, Gumroad presenta funzionalità avanzate come la possibilità di offrire sconti, creare membership e gestire link affiliati per poter vendere più prodotti. Qui il rapporto tra artista e acquirente è più diretto, con molte opportunità di costruire relazioni di lungo periodo. Un esempio? Lo strumento newsletter integrato nel marketplace per creare campagne promozionali da inviare alla lista contatti.

Puoi iniziare usando la versione gratuita e decidere, successivamente, di abbonarti al pacchetto pro, per accedere a funzioni aggiuntive e abbassare il costo delle commissioni sulle vendite. Anche Gumroad non prevede costi mensili, ma solo fee su ogni transazione.

5. Minted

Minted è una piattaforma di stampa su richiesta con sede in California, che offre agli artisti la possibilità di aprire la propria vetrina online. La particolarità di Minted sono le challenge: per vendere sul marketplace, gli artisti devono partecipare a sfide periodiche che spaziano dalla progettazione di inviti per matrimoni e biglietti di Natale fino all’arte e alla fotografia.
I designer possono presentare un numero limitato di creazioni: se selezionate, gli artisti riceveranno un premio e delle royalties per ogni vendita.

A decretare i vincitori della challenge sono gli utenti con i propri voti: un approccio di gamification che permette alla piattaforma di avere un catalogo sempre aggiornato e curato.

6. Shutterstock

Inizialmente riservata ai fotografi, da diversi anni Shutterstock ha guadagnato popolarità anche nel mondo del design e dell’illustrazione. La chiave del successo sembra risiedere nella creazione di prodotti che richiedono meno tempo, come disegni vettoriali e pattern ripetibili. Una volta caricati, i prodotti restano disponibili per sempre, generando reddito continuo. Se sei alle prime armi, Shutterstock è la prima piattaforma che ti consiglio di valutare.

7. Society6

Society6 è un sito print on demand che offre ai creativi l’opportunità di vendere le proprie opere d’arte stampate su vari prodotti. Con una vasta gamma di articoli, tra cui t-shirt, tele, cover per cellulari e tazze, Society6 offre una piattaforma pratica per monetizzare il proprio talento artistico.

Il funzionamento è semplice: gli artisti caricano le loro opere e Society6 pensa a processare gli ordini, effettuare la stampa e spedire gli oggetti personalizzati. Il guadagno proviene dalle commissioni su ogni vendita, sostenibili anche per gli illustratori freelance.

La piattaforma gode di un’ampia base di clienti internazionali e ha una vasta audience di appassionati d’arte e di design. Ma per avere un buon successo, ti consiglio caldamente di promuovere i tuoi prodotti nella tua community online. Un sito simile nelle dinamiche e nelle funzionalità è Redbubble. Dai un’occhiata a entrambi.

8. Spoonflower

Su Spoonflower puoi caricare pattern ripetibili e trasformarli in tessuti, carta da parati o carta da regalo. È un ottimo punto di partenza per gli artisti che desiderano esplorare il mondo della vendita di prodotti tessili. I tessuti sono di alta qualità e ce ne sono di tantissimi tipi. Tramite Spoonflower hai due opzioni:
vendere i tessuti con i tuoi pattern;
acquistare i tessuti con i tuoi pattern per realizzare abiti, borse, rivestimenti per sedie o per qualsiasi altro progetto sartoriale.

E se sei a corto di idee, anche Spoonflower attiva ogni settimana delle challenge per accendere la tua creatività e supportarti nel tuo business online.

9. Teetaly

Teetaly è l’unico print on demand italiano. Un vantaggio da non sottovalutare: i clienti ricevono i tuoi design dall’Italia e non da paesi extra UE (come per Society6 e Redbubble), eliminando gli svariati rischi di spese doganali a loro carico.

Teetaly nasce come markeplace di stampa per t-shirt, ma oggi offre una vasta gamma di prodotti di abbigliamento e non solo, come tazze, borsoni, quaderni, planner e astucci.

 

Pro e contro dei marketplace rispetto a un tuo shop proprietario

Veniamo ora alle considerazioni generali sui marketplace per artisti. Come in ogni cosa che riguarda un business, è bene mettersi davanti a un foglio bianco e stilare una lista di vantaggi e svantaggi per prendere decisioni ponderate. Ecco quella che ho buttato giù io in questi anni da illustratrice digitale.

Vantaggi

  • Non devi occuparti di risolvere problemi tecnici o del customer care, ci pensa la piattaforma;
  • se vuoi vendere prodotti fisici, è il marketplace a occuparsi di produzione, immagazzinamento, imballaggio, spedizione ed eventuali resi (mica poco!);
  • puoi raggiungere un pubblico ampio e globale, fuori dalla tua community;
  • ottieni visibilità gratuita, grazie ai motori di ricerca interni alle piattaforme che mostrano i tuoi prodotti a chi cerca opere come le tue;
  • hai l’opportunità di essere adocchiato dalle grandi aziende, che usano queste piattaforme per cercare nuovi talenti.

 

Svantaggi

  • In alcuni casi, per avere un tuo shop o vendere devi superare una selezione o vincere una challenge;
  • per emergere sui siti print on demand hai bisogno di promuoverti anche al di fuori della piattaforma;
  • i costi di commissione riducono i tuoi profitti;
  • non hai la possibilità di creare una lista dei clienti perché i loro contatti sono di proprietà della piattaforma;
  • devi gestire la contabilità. Più sono i marketplace a cui aderisci, più si moltiplicano le operazioni fiscali da tracciare e da comunicare al commercialista.

Consigli finali

Se hai già una tua presenza online di base, ma vuoi fare un salto nelle vendite, Gumroad, Minted, Canva e Creative Market possono fare al caso tuo.
Invece, se sei agli inizi, ti sconsiglio di puntare fin da subito su uno shop online proprietario. Parti da un marketplace semplice da utilizzare e con poche spese a tuo carico. Spoonflower, Shutterstock e tutti i siti di print on demand sono un’ottima opportunità per guadagnare, ma anche per fiutare cosa funziona meglio sul mercato. Ovviamente, se non ti trovi bene passa oltre: io ho cominciato con Etsy e non è stato amore a prima vista. Le tariffe fisse mi mettevano a disagio, così ho testato Creative Market e dal 2018 non l’ho più mollato.
Ma cosa vendere sui marketplace quando non hai ancora un progetto di business solido e rodato? Ho creato per te una risorsa in pdf con 40 idee di prodotti digitali adatti a ogni illustratore e illustratrice, e non solo.

Scarica 40+ idee per prodotti digitali, una raccolta completa che ti ispirerà a creare e vendere prodotti digitali per generare reddito passivo. Qualunque sia il tuo talento creativo, puoi monetizzare le tue abilità artistiche fin da subito, senza dover scambiare tempo per denaro.

Ciao, piacere di conoscerti!

Mi chiamo Silvia Bettini e sono un’illustratrice professionista: metto a disposizione le mie competenze artistiche per tirar fuori il tuo talento creativo, migliorare il tuo stile, trasformare la tua passione per il disegno in un vero e proprio mestiere.

Commenti

8 risposte

  1. Mamma mia Silvia, mi stai aprendo un mondo! Minted non lo conoscevo, sembra bellissima la questione delle challenge, anche solo per mettersi alla prova! Grazie ❤

  2. Che bell’articolo! 😍Mi piacerebbe cominciare a vendere le mie illustrazioni e i miei quadri!, ma mi chiedevo, sai se su minted serve avere la partita iva?

  3. Ciao Silvia,inutile dirti che i tuoi corsi, i tuoi workshop e i tuoi articoli sono sempre molto belli e interessanti!!
    A proposito dei marketplace,prima di tentare Creative Market, visto che non ho neanche un portfolio pronto, seguirò il tuo consiglio e partirò da Shutterstock e magari Minted che non conoscevo e lo trovo bellissimo ma ho un paio di domande.
    Il negozio lo posso aprire solo tramite selezione o con la vincita di una challeng?
    Che tu sappia posso partecipare alla challenge senza essere iscritta?
    Grazie mille
    Giovanna

    1. Ciao Giovanna, ti ringrazio! Sì ti confermo che l’unico modo per avere un tuo shop su Minted è vincere una challenge. Per partecipare alle challenge devi avere un account gratuito.

  4. Ciao Silvia, articolo super interessante! Come vengono dichiarati gli introiti percepiti da queste piattaforme? Vorrei iniziare a vendere su Creative Market ma non so come muovermi sulla questione tasse 🙁 Grazie mille!

    1. Ciao Elisa, grazie per il tuo messaggio! La gestione degli introiti da piattaforme come Creative Market dipende molto dal tuo regime fiscale e dalla tua situazione specifica. Nel mio caso, emetto un’autofattura. Però ogni situazione è diversa, quindi ti consiglio di confrontarti con una commercialista spiegando bene il tuo codice ATECO, il tipo di partita IVA e le tue esigenze. Potrebbe anche essere che questi guadagni si possano considerare come royalties, ma è meglio verificarlo con un consulente per essere sicura di fare tutto nel modo corretto. 😊

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