Era da un po’ che mi incuriosivano i gouache della Arteza. Si tratta di una marca americana che pur avendo un prezzo molto conveniente – paragonabile alle tempere per principianti – si dichiara di qualità professionale. Dopo averli provati, ecco cosa ne penso.
Cosa sono i gouache
Il gouache è un tipo di pittura a base d’acqua come l’acquerello, ma si differenzia da quest’ultimo perché il colore è più opaco e coprente. Se nell’acquerello per schiarire un colore si aggiunge progressivamente acqua, nei gouache si schiarisce utilizzando il bianco. La stesura dei colori è pastosa e molto simile a quella dei colori acrilici, ma rispetto a questi c’è una fondamentale differenza: gli acrilici sono colori permanenti, ovvero non si lavano via con l’acqua; i gouache invece non sono permanenti.
Proviamo gli Arteza: tabella colori e gradazioni tonali
I gouache Arteza arrivano in una confezione di 24 tubetti da 12 ml. La prima cosa che ho fatto è stato preparare una tabella colori. È una cosa che consiglio sempre, perché quando dipingi non puoi basarti sul colore riprodotto sulla confezione, e avere una tabella colori a cui poter fare riferimento è fondamentale.
Per questa prima prova ho usato una carta di ottima qualità, una Hahnemuhle Nostalgie da 190 gr dalla finitura molto liscia. Ho stemperato ogni colore con progressive aggiunte di bianco per vedere le gradazioni tonali.
Forse alcuni colori sono un po’ inutili, come ad esempio lo Sky Blue, che è veramente simile (se non uguale) all’ultramarine schiarito col bianco. Anche il grigio mi pare poco utile, dato che per ottenerlo basta mettere un po’ di nero nel bianco. Avrei preferito un verde acido, ad esempio, o un giallo di Napoli, ma tant’è. Il peach red in realtà è un rosa fluo, un colore che inizialmente mi ha lasciata un po’ perplessa, ma poi ho scoperto che è molto versatile, anche mischiato con altri colori.
I colori che mi sono piaciuti di più: Light Apricot, perfetto per i toni della pelle, Prussian Blue, perché pur partendo scurissimo, mischiato con il bianco crea una varietà di blu e azzurri molto ampia, Viridian Green, perché è una tonalità di verde bellissima e che uso molto.
Infine, non ho capito bene la presenza di due bianchi diversi: uno è il bianco di titanio e l’altro si chiama solo bianco. Per le gradazioni di colore ho usato il bianco.
Seconda prova: la trasparenza
Per questa seconda prova ho usato una carta volutamente di qualità un po’ scarsa, perché ho voluto verificare se questi gouache reggono bene anche su un supporto più difficile. Su un foglio bianco liscio da 230 gr di Tiger ho incollato delle strisce color avana e colore nero, sempre di Tiger.
Alcuni colori risultano più trasparenti, come il giallo limone, il rose e il pale green, ma questo è normale perché dipende dal pigmento; inoltre il grado di coprenza/trasparenza è indicata su ogni singolo tubetto e corrisponde perfettamente. Naturalmente, più si aggiunge bianco più la coprenza è assicurata.
Dopo aver steso i due bianchi sulle carte colorate, onestamente continuo a non capire la differenza tra il bianco e il Titanio. Sono entrambi ugualmente bianchi e coprenti. Mettiamola così, dato che nei gouache il bianco è il colore che si usa di più, fa comodo averne due tubetti.
Elenco dei colori nella confezione da 24
White – Titanium white – Lemon yellow – Mid yellow – Yellow ochre – Light apricot – Scarlet red – Vermillion red – Burnt Sienna – Crimson red – Rose – Peach red – Prussian blue – Ultramarine blue – Mauve pale – Sky blue – Cerulean blue – Viridian green – Deep green – Sap green – Pale green – Burn umber – Noir – Gray
Dove acquistarli
Non ho visto i gouache della Arteza in nessun negozio di belle arti della mia città, né in nessuno dei principali negozi online di materiali artistici. Il posto migliore dove comprarli è su Amazon; so che si trovano anche su Ebay.
Quanto costano
La confezione da 24 tubetti costa meno di 18 euro.
Conclusioni
I gouache Arteza mi hanno fatto un’ottima impressione. La confezione da 24 comprende una gamma di colori abbastanza completa; i colori sono ben pigmentati e una volta stesi sulla carta risultano carichi e brillanti. Si sono comportati molto bene sia su carta di buona qualità che su una carta di qualità mediocre.
Hanno una buona cremosità; sono molto piacevoli da lavorare e facili da mescolare. Sulla carta si asciugano in fretta e i colori risultano vividi e dalla finitura opaca e vellutata.
Ho provato anche a farli seccare nella tavolozza: è stato sufficiente nebulizzare un po’ d’acqua e in pochi secondi il colore è tornato lavorabile come all’inizio.
Per quanto riguarda la qualità del prodotto, sono rimasta piacevolmente sorpresa e faccio fatica a trovare dei difetti. Regge perfettamente il confronto con i Winsor & Newton Designers e i Maimeri Extra Fine.
L’unica cosa che non mi piace riguarda la scelta della ditta di non vendere i tubetti singoli ma solo nelle confezioni. Oltre a quella da 24 esiste una confezione da 60 tubetti che mi sembra abbia una gamma di colori più che interessante, ed esiste anche una confezione da 12 colori metallici.
Pro
- economici
- qualità ottima
Contro
- tubetti non venduti separatamente